Malto d’orzo e frumento sì ma senza glutine! Negli ultimi anni i consumatori con problemi di intolleranza si sono avvicinati agli scaffali delle birre senza timore di poter acquistare una bevanda prodotta con un occhio di riguardo per i celiaci. È infatti possibile comprare una birra artigianale realizzata con un processo produttivo in grado di abbattere il glutine contenuto nella bevanda fino quasi a farlo sparire.

Una dieta aglutinata può comprendere nei pasti quotidiani anche il consumo di birra senza glutine che al palato risulta essere piacevole e come le birre tradizionali.

Pensare che una birra gluten free non sia buona come una birra classica da banco è un enorme errore. Il mercato offre una scelta ricca che non preclude un’esperienza di gusto affine a quella provata con una birra commerciale o artigianale senza restrizione di ingredienti.

Origine delle Birre senza glutine

Quando è stata prodotta la prima birra senza glutine? Non vi è una data precisa che segna l’arrivo della birra deglutinata, sicuramente possiamo dire che, gradualmente si è cercato un nuovo modo per far apprezzare, senza problemi di intolleranze, la birra anche ai celiaci.

Ecco dunque lo sbarco sul mercato di un prodotto nuovo, assolutamente privo di allergeni e facilmente reperibile online.

Come distinguere una birra deglutinata da una birra tradizionale? Ad occhio non è semplice riconoscere una birra gluten free da una classica birra. Il gusto come anche l’occhio viene appagato.

Non è nemmeno un problema perché le etichette poste sulle bottiglie in commercio sono chiare sul contenuto di ciascuna bevanda. Eppure controllando attentamente negli ingredienti e i simboli è facilmente riconoscibile il simbolo della spiga barrata. Qui di seguito si illustrerà quali abbinamenti realizzare con le birre deglutinizzate e quali sono le caratteristiche delle stesse.

Abbinamento con le Birre senza glutine (gluten free)

Come abbiamo precedentemente accennato, le birre gluten free non sono da considerarsi come un’alternativa di seconda scelta alle tradizionali birre artigianali presenti in commercio. Possono essere scelte in diverse occasioni e in differenti menù a base di carne, per accompagnare un primo, un secondo oppure un dolce.

Generalmente si pensa che un vino possa rendere più gustoso un cibo, eppure è più facile abbinare una birra che una bevanda con gradazione alcolica più alta come quella offerta dai vitigni.

Una birra artigianale senza glutine è piacevole da impiegare con pietanze salate, fritte e grasse. Permette infatti di pulire il palato o semplicemente di esaltare il gusto che abbiamo appena provato con l’assaggio del piatto. Particolarmente adatta per le pietanze affumicate, si presta bene anche nel caso di tostature, dessert a base di creme all’uovo o al cioccolato fondente.

Il problema di assaggiare una birra ‘senza sapore’ è scongiurato anche nel caso si volesse provare da non celiaci una marca di birra che produce. Le birre gluten free sono infatti un’ottima alternativa per chi volesse farsi una cultura di questa eccezionale bevanda nel mondo.

Provare nuovi abbinamenti, anche i più insoliti vista la particolarità del prodotto può essere utile per capire quale gusto preferire e per il passaparola con gli amici.

Le caratteristiche delle birre artigianali senza glutine

Com’è una birra gluten free? La birra senza glutine è composta da ingredienti che non contengono glutine come i cereali grano saraceno, miglio, riso, sorgo o mais. Le persone che soffrono di intolleranza al glutine, come chi è affetto da celiachia e dermatite erpetiforme, hanno una reazione a certe proteine nei grani comunemente usati per produrre birra, orzo e frumento. La birra senza glutine può dunque far parte di una dieta priva di glutine.

Le birre prodotte principalmente con l’uso di cereali, che non contengono glutine, non innescano la risposta autoimmune comune in tutti i pazienti celiaci. Alcuni mastri birrai hanno infatti avviato una produzione di orzo o segale e riducono il livello di glutine a circa meno 20 ppm. Non solo in Italia ma anche nella maggior parte dei Paesi, una bevanda di questo tipo viene classificata “tecnicamente” come birra senza glutine.

Come avviene il processo di trasformazione? I mastri birrai sostengono che le proteine da orzo vengono convertite in amminoacidi non nocivi. Al giorno d’oggi, con il benestare degli scienziati, i produttori di birra, si sentono sicuri che il loro prodotto non sia dannoso per chi è intollerante al glutine.

Il successo della birra senza glutine è stata davvero mondiale tanto che con il passare del tempo si è deciso di realizzare anche qualche kit fai da te per coloro che vogliono provare l’esperienza a casa. Si tratta di un procedimento piuttosto elaborato e, per questo motivo si consiglia piuttosto l’acquisto di un prodotto artigianale approvato e qualitativamente testato da professionisti della birra.

Le migliori birre artigianali senza glutine di birredamanicomio.com

L’ampia scelta del nostro sito permette di provare tra diversi tipi di birra da quelle più chiare alle più scure. Un interessante abbinamento può essere inoltre realizzato scegliendo una birra prodotta in Scozia: Brewdog Vagabond Pale Ale Deglutinata è una bionda caratteristica per le note dolci e al tempo stessi agrumato che le conferiscono un sapore deciso ma al tempo stesso secco.

Può essere abbinata con primi ma anche con secondi piatti di carne alla griglia. Un altro esempio di birra gluten free è la Brunehaut Ambree Gluten Free Bio realizzata in Belgio e dal gusto opposto alla belga appena vista. Il suo profumo è inconfondibile: dolce di caramello e frutta secca.

Tra le birre artigianali del Regno Unito c’è anche la deglutinizzata chiamata St Peter’s Gluten Free, ideata con un’ottima concentrazione di luppoli che le danno un sapore intenso ma piacevole. Il sapore leggero permette di abbinarla facilmente con antipasti, primi, secondi e anche con il dessert. Per finire consigliamo di provare almeno una volta la Mongozo Pils Gluten Free Bio, una bionda dalla gradazione alcolica del 5% che va servita con bicchiere alto e permette di contribuire al commercio equosolidale. Delicata e leggermente amara ricorda il suo ingrediente principale, il malto di riso.

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