Una delle bevande scelte in genere sai dai giovani che dalle persone adulte risulta essere la birra. Se ne contano tantissimi tipi che risultano essere differenti sia per la gradazione che per il sapore. Sono state diffuse in tutto il mondo ma le più conosciute e consumate sono le tedesche,le olandesi e le belghe. In base al paese in genere cambia leggermente la ricetta. In Germania una delle più amate è la Beck’s classifica e riconosciuta ovunque con l’etichetta di bionda per eccellenza.

Altre super conosciute sono quelle di Monaco di Baviera visto anche la loro vendita nella famosa festa della birra che si tiene ad Ottobre proprio nella città tedesca.

La produzione di birra pian piano si è diffusa in tutto il mondo creando marchi tipici del paese in cui andiamo che spesso identificano la città stessa.

Il mercato delle birre è però cambiato negli ultimi anni con la diffusione delle birre artigianali. Si tratta di produzioni spesso limitate e diffuse nel loro paese di nascita, ed hanno fatto aumentare in maniera spropositata il numero di birre esistenti.

L’origine della birra artigianale

Da studi storici effettuati si è scoperto che circa 5000 anni fa è stata prodotta la birra, precisamente in Asia dal popolo dei Sumeri. Questo popolo la utilizzava sia praticare alcuni riti con fine religioso sia per la conservazioni di alcuni cereali come orzo e spelta. Già in quel periodo però le birre esistenti erano molteplici e si differenziavano per gusto e colore.

La birra chiamata ”del popolo” prodotta dai Sumeri veniva utilizzata per calcolare la paga degli operai del tempo. La produzione veniva fatta dalle donne mentre l’utilizzo in locali o templi era destinato a persone specializzate del settore.

La ricetta iniziale ebbe i suoi primi cambiamenti quando arrivò nei primi paesi arabi. Già in Egitto esistevano birre molto pesanti dal punto di vista alcolico, ed era molto diffuso l’utilizzo dai faraoni nei loro riti o feste.

Nel caso la birra era miscelata con acqua veniva fatta bere alle donne subito dopo il parto per dare loro la possibilità di produrre continuamente latte per il loro figlio.

Origine della birra d’Abbazia

La nascita delle birre d’Abbazia è risalente ad un periodo molto lontano. Si tratta di un prodotto che veniva fatto da monaci sia belgi che olandesi nei loro monasteri.

L’ordine dei frati che producevano birra erano sia i benedettini che i norbertini. Oggi non sono più prodotte nei monasteri ma in fabbriche che hanno avuto la licenza per farla dagli stessi frati. si deve inoltre seguire in linea di massima la ricetta originale e pagare all’ordine dei frati una percentuale sui guadagni. Anche eventuali pubblicità e promozioni della bevanda sono controllate dai frati.

Quindi per fare in modo che si ripettino i parametri sono state create alcune associazioni che si occupano del marchio e del controllo delle regole.

Abbinamenti con le birre d’Abbazia

Per avere un abbinamento perfetto bisogna avere due prodotti che siano simili. Se si tratta di una cena e la bevanda scelta è la birra non c’è bisogno di prendere sempre la stessa, ma si deve partire con un gusto delicato per l’aperitovo o antipasto e man mano aumentare il gusto e la gradazione in base al piatto prescelto.

Nel caso scegliamo birre d’Abbazia bisogna sapere che l’accostamento perfetto è con formaggio aromatici o formaggi in genere ma in ogni caso nessuno ci vieta di berla quando ci piace. Indicato anche per piatti più raffinati come petto d’anatra oppure addirittura per sostituire un liquore vicino ad un bel sigaro a fine pasto.

Le caratteristiche della birra d’Abbazia

Le birre d’Abbazia sono ad alta fermentazione ed hanno una gradazione alcolica più alta rispetto alla classica bionda e va dai 6° fino a raggiungere i 12°. Il loro gusto è abbastanza forte ed il sapore è tale da farti riconoscere gli ingredienti utilizzati. Il loro colore è una varietà di rosso. Vengono prodotte in bottiglie in genere della classica misura di 33 cl, ma le troviamo anche in formati più grandi come le bottiglie da 1,5 litri con chiusura con tappo di sughero proprio come una bottiglia di spumante. Vista la qualità molto più elevate i prezzi sono leggermente superiori alla media.

Alcune aziende produttrici tendono a riservare il loro marchio solo a determinati locali in modo da non avere molta concorrenza. Le birre d’abbazia sono in ogni caso birre che vengono prodotte in modo artigianale.

La differenza tra le birre d’abbazie e le trappiste è minima. Quelle di abbazia non vengono più prodotte nei monasteri ma ne utilizzano solo la ricetta storica e ne subiscono il controllo dopo aver avuto la licenza di produzione, mentre quelle trappiste sono ancora completamente preparate nei monasteri.

Le migliori birre d’Abbazia

Oggi fare una classifica della migliori birre d’Abbazia è diventato molto complicato visto l’elevato numero in circolazione. Tra le preferite troviamo: la Westmall Dubbel, La Westmall Triple, la Tre Fontane, la St. Bernardus Triple, la St. Bernardus Priore, la St. Bernardus Pater 6, la Rochefort prodotta in tre tipi diversi identificabile col numero 6,8 e 10, la Spencer Holiday Ale, la Spencer Imperial Stout, la Spencer Ipa, la Spencer Monks’, La Spencer Trappist Ale, la St. Feullien Blonde, la St. Feullien Brune, la St. Feullien Triple, la Orval, la Floreffe Triple, la Grimbergen Blonde, la Grimbergen Optimo, la Grottenbier, la Karmeleit Triple, la La Trappe Blonde, la La Trappe Bock, la La Trappe Dubbel, la La Trappe Isid’Or, la La trappe Triple, la La Trappe Quadruple, la Chimay tappo rosso, la Chimay tappo Blu, la Corsendonk Agnus Tripel, la Corsendonk Gold, la Corsendonk Pater Dubbel, la Corsendonk Rousse, la Corsendonk Tempelier, la Engelszell Benno, la Engelszell Gregorius, la Engelszell Nivard, la Floreffe Blonde, la Floreffe Double, la Achel Blonde, la Achel Brune, la Affligem Blonde, la Affligem Double, la Affligem Triple, la Augustijn Blonde, la Bonne Esperance, la Chimay tappo bianco, la Chimay Doree. Queste rappresentano solo una parte ma sul mercato ci sono tantissime altre aziende che producono birre d’abbazia come la Leffe, la Maredsous, la Roche, L’Abbaye des Rocs, la Kwak, la Binchoise, la Val Dieu Blonde.