Quando si parla di birra viene in mente molto più facilmente una bevanda prodotto in Germania o in Belgio, in realtà anche gli Stati Uniti sono un grande produttore di birra. Scopriamo di seguito perché le birre artigianali americane possono essere considerate un ottima alternativa alle più conosciute europee.

Quale fu la prima birra prodotta negli Stati Uniti?

Le tribù native americane produssero birra nelle terre degli Stati Uniti prima dell’arrivo dell’Europa in patria, non usavano però l’orzo. Le prime notizie sulla produzione di birra da parte di popolazioni non native risalgono al 1587, e il primo birrificio commerciale negli Stati Uniti fu costruito dalla Compagnia Olandese delle Indie Occidentali nel 1632 a Lower Manhattan in Brewers Street. Il 5 febbraio 1663 Nicholas Varlett ottenne da Peter Stuyvesant un brevetto per un birrificio a Castle Point a Hoboken, nel New Jersey.

La birra doveva essere prodotta con un processo perfettamente in linea con gli standard dell’epoca perché i coloni spedivano la birra dall’Inghilterra.

La prima pubblicità realizzata dai coloni sulla birra venne realizzata cartacea nel lontano 1609 quando i coloni londinesi affissero i primi manifesti in modo che i birrai invogliati venissero in America.

La birra statunitense continuò ad essere prodotta successivamente nella versione biologica a partire dagli anni 2000 grazie anche al contributo del brewpub ideato da Craig Nicholls che il fondatore ufficiale dell’Organic Beer Festival.

Lo stile più comune della birra prodotta dai grandi birrifici americana è la birra chiara denominata Pale Ale. Molti piccoli birrifici vennero fondati a partire dagli anni ’80. producono una gamma di stili diversi. Tra le qualità più rinomate quelle degli indigeni negli Stati Uniti: la birra ambrata, la birra chiara e la californiana. Gli stili artigianali inoltre le più recenti American Pale Ale, American IPA, India Pale Lager, Black IPA e le American ‘Double’ o ‘Imperial’.

Abbinamenti con le Birre artigianali americane

Sono diversi gli stili di birra che hanno trovato terreno fertile negli Stati Uniti sin dagli inizi della birra artigianale negli anni ’70: stili europei tradizionali miscelati alla sperimentazione di birre più innovative come le rosse al caramello.

I luppoli coltivati da privati ​​e universitari degli anni ’70 hanno contribuito al carattere distintivo di molte birre artigianali americane, ma sono particolarmente importanti per il sapore di American Pale Ale (APA) e delle American India Pale Ale.

Queste birre possono discostarsi notevolmente dallo stile inglese tradizionale da cui hanno origine. Sono spesso birre robuste, resinose o fruttate.

In America non è difficile scegliere cosa abbinare a una buona birra, soprattutto quando si tratta di un hamburger oppure di carne alla griglia o ‘grilled meat’. La scelta delle classiche Pale Ale può rendere ottima una pizza o un primo piatto mentre le American India Pale Ale o le Red Ale possono conciliarsi più facilmente con un sapore deciso come quello della carne arrostita, abbrustolita, servita grigliata con un contorno di patatine fritte e salse.

Le birre bionde, le classiche da tavola, sono facilmente abbinabili anche con dessert a base di pasta sfoglia, pan di spagna e crema pasticcera.

Le caratteristiche di queste birre artigianali americane

Tra le birre artigianali americane più apprezzate anche nel Vecchio Continente vi sono le Red Ale per il loro sapore inconfondibile regalato dall’utilizzo, in fase di produzione, di caramello per addolcire il gusto finale della bevanda. Le birre americane rosse sono diverse dalle europee (belghe e irlandesi) proprio perché meno amare e più facilmente abbinabili con una vasta scelta di piatti.

Mentre le piccole aziende di produzione artigianale offrono birre caratteristiche, le Pale Ale (le birre chiare) hanno continuato l’inarrestabile ascesa guadagnare nel cuore del popolo americano.
Tutt’oggi è infatti lo stile più venduto di birra Made in USA. I mastri birrai americani sono infatti più propensi a produrre birre leggere sia nel sapore che nelle calorie.

La birra ghiacciata è un esempio di come la bevanda possa essere parzialmente distillato a freddo con l’intenzione di concentrare il sapore e l’alcol. La tecnica è basata su Eisbock, ma i due stili non condividono somiglianze stilistiche.

La birra secca, uno stile giapponese basato sulla lager chiara, è prodotta anche da alcune compagnie americane. Nella birra secca, il lievito è incoraggiato a consumare più fermenti, ottenendo una finitura più decisa e croccante che esalta il sapore del luppolo.

L’IPA, o ‘imperiale’ o ‘doppio’ malto è la tendenza più in voga in America. Il gusto della birra è stremamente luppolata; esistono anche le varianti che prendono spunto dalla birra rossa irlandese per grado alcolico e caratteristiche di gusto e colore.

Lo stile di birra belga è stato inoltre adottato anche nei birrifici americani. Tra le più apprezzate vi sono le piccanti, con un sentore piccante dato dall’aggiunta in fase di lavorazione di spezie.

Le migliori birre artigianali americane

Quali sono le birre da considerare per un primo acquisto sul nostro sito birredamanicomio.com? Tra le birre artigianali trappiste consigliamo per un assaggio esclusivo le Spencer, nello specifico, la Trappist Ale e la Spencer Holiday, che vengono prodotte stagionalmente anche con l’aggiunta di spezie.

Nonostante la presenza di ingredienti speciali e la gradazione elevata, il gusto delle Spencer rimane equilibrato al palato e molto piacevole da abbinare a primi piatti o a secondi di carne. Del birrificio Anchor citiamo la Porter e la Steam, la prima con un intenso sentore di cioccolato fondente, la seconda è una birra artigianale americana trappista realizzata con malto tostato e un gusto tostato intenso.

Tra le birre artigianali americane più apprezzate vi sono anche la Flying Dog Snake IPA, un esempio di birra dal carattere agrumato e allo stesso tempo molto luppolato.

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